La cucina indiana

La cucina indiana è tanto ricca come la cultura del vasto sub-continente e cosi diversa come lo sono le persone che lo abitano. Ogni regione in India possiede il proprio cibo e stile unico: panna, yoghurt, “ghee” (burro chiaro) e noci caratterizzano i piatti del Nord, mentre chilli, cocco e olio di cocco caratterizzano quelli del Sud.

L’autentico cibo indiano compete con la cucina francese e giapponese come una delle grandi tradizioni culinarie del mondo. Riflettendo le numerose culture nella sua enorme varietà, il cibo indiano va dai semplici piatti vegetariani ai saporitissimi bocconcini di pollo e pesci fatti con dozzine di ingredienti unici. Ogni regione possiede le proprio specialità ispirate dalla religione, storia e geografia e ogni ristorante e ogni donna vi aggiunge il proprio tocco speciale.

Le spezie giocano un ruolo molto importante nella cucina Indiana. Lontane dall’essere usate solo per insaporire, funzionano da stimolatori di appetito e digestivi. Il segreto della cucina indiana non solo è la scelta delle giuste specie, ma soprattutto la loro mescolanza e friggitura asciutta, così che il loro pieno aroma si possa sviluppare.

La parola indiana per spezie è “masala”. Questa significa anche una combinazione di specie, erbe e condimenti che sono macinati insieme. Tandoori è un modo di fare il barbecue su braci di carbone che si diffuse nelle terre selvagge della provincia di frontiera nord-occidentale e venne diffusa tramite le carovane viaggianti.
Naan (una pagnotta di pane piatta e rotonda) viene cotta direttamente nelle mura interne del Tandoor (forno di argilla), che è scaldato dalle braci di carbone calde e arrostito li per qualche minuto. Naan è più di un semplice piatto di accompagnamento al curry. Molto spesso gli indiani lo mangiano solo con salse e verdure.

Infine, una piccola curiosità riguardo alla parola “curry”. Il termine è un fraintendimento fonetico importato in Europa dagli Inglesi. Si pensa che derivi dalla parola tamil “kari” (salsa) . Questa parola è spesso usata come un sinonimo per tutti i piatti indiani, a volte per piatti preparati con salse tipiche. Comunque, l’autentico cibo indiano non può essere paragonato alla mistura di spezie conosciuta con quel nome in Europa.
Il curry una mistura di varie spezie – mixate in modo personale- con un sapore che è diverso ogni volta. Ogni chef prepara il suo curry a modo suo e gli ingredienti sono tenuti segreti.

Il tradizionale forno di argilla indiano è chiamato “Tandoor”. Il cibo cucinato nel Tandoor costituisce la base di un stile di cucina che si sviluppò nell’arida provincia di frontiera nord-occidentale (l’attuale Afghanistan. La pentola di argilla Tandoor viene immersa fino al collo nel terreno. LE bracci di carbone vengono messe nel fondo piatto della pentola. Il calore generato dalle braci di carbone caldo sul lato della pentola di argilla cuoce il cibo su degli spiedi, dei bastoni di ferro lunghi abbastanza da raggiungere il fondo della pentola Tandoor, è probabilmente l’elemento più versatile degli utensili della cucina indiana. Gli arrosti, il pane Naan e i sughi di carne fatti in essi acquistano un sapore unico, molto diverso dal cibo cucinato nei normali forni da cucina.